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Infatti, illuso all’inizio di essere al centro di un appuntamento al buio con l’uomo che gli cambierà la vita, gli viene presentata come sorpresa una donna, Gabriela (Ana Fernández), quarantenne alle prese con il ticchettio inesorabile dell’orologio biologico, arrivata in casa grazie a Manuel (Marcial Tagle), professore pancione, ubriaco, cocainomane, donnaiolo e perennemente arrapato, il quale vuole dare una svolta sessuale alla vita del suo amico Pedro.
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Una donna eletta Presidenta e una ingannata, in ovulazione, in attesa di qualche goccia di seme, pronta ad averlo anche a costo di un film porno gay in sottofondo che scorre. Nell’altra stanza, ci si ricorda della differenza di età pensando a quante persone sono fuori di casa ad aspettarci. Si resta da soli, o forse no. Nelle speranze reciproche che sia l’altro ad aprire per primo la porta.
Commedia malinconica, "Muñeca" di Sebastián Arrau, proiettato al Festival Mix di Milano, si muove come se fosse su un palcoscenico. Si gioca alle maschere: la prima, da dover mostrare per paura di viversi per davvero (Manuel); la seconda, dell’eterna illusione (Pedro); la terza, dei sogni programmati a tavolino (Gabriela); e la quarta, dell’innocenza eterna (Loly). Tutte persone che si rincontrano per qualche scopo, che si usano e si amano senza dirlo chiaramente. Per questo sole.
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Allora il pendolo dell’orologio uterino diventa anche quello del cambiamento vero. Tra vecchio e nuovo, incarnato nella politica con Bachelet e nella vita con Loly, l’unico personaggio dentro la casa ad avere la gioia di vivere e la scintilla dell’erotismo. Attorno a lei solo assatanati di ormoni e speranze illuse.
Nonostante i vari temi estremamente complessi, il film si mantiene bene su toni leggeri e facilmente scorrevoli. Si ride e si riflette. Un giorno di vita importante tradotto in un atto a testo unico in cui ci si immerge completamente, partecipando alle piccole vite dei personaggi, questi ultimi supportati da ottime recitazioni. In sostanza, un film piacevole. Per cambiare sempre. Senza essere bambole.
Milesmood
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