I vestiti nuovi del Redentore: se Gesù senza veli mette a nudo la sessuofobia dei cristiani...

Non se ne sentiva la mancanza, ma i braghettoni sono tornati. Daniele da Volterra, nel Cinquecento, copriva con mutandoni e foglie di fico le pudenda così scandalosamente esposte nel "Giudizio Universale" di Michelangelo, nella Cappella Sistina. Oggi sono i fedeli moscoviti a chiedere la rimozione del Cristo crocifisso e nudo di Iuri Orekhov (foto in alto), esposto al Museo di Arti Moderne: "La statua colpisce i sentimenti religiosi dei credenti!" denunciano i cristiani, mentre la direzione del museo non ha migliori parole di difesa rispetto a queste: "Non si può dire che il soggetto rappresentato sia Cristo" [Tiscali]. Certo, come no...

Gesù senza veli? Non sia mai! E poco importa se questo comportamento di esasperata censura offenda più il senso del ridicolo, il lavoro divino (visto che esprime un profondo disgusto verso il corpo umano, plasmato dal Creatore, per chi ci crede) o la stessa tradizione iconografica cristiana, nella quale abbondano i Cristi completamente nudi.

Quanti Gesù bambini mostrano il pisellino tra le braccia di Maria? Quanti Cristi si fanno battezzare nudi da Giovanni, primo tra tutti quello famosissimo del Battistero di Ravenna del V secolo (nella foto accanto)? Quanti Cristi sono inchiodati nudi al legno della croce, come il celeberrimo "Cristo Nudo" di Michelangelo? E, sempre per ricordare Michelangelo, è nudo o vestito il suo "Cristo Redentore"?

Eppure, ignoranti delle proprie stesse tradizioni artistiche, ignoranti ancor di più delle motivazioni teologiche (ricostruite anche da Leo Steinberg) che stanno dietro alla rappresentazione della nudità di Cristo e della "ostentatio genitalium", i fedeli cristiani (e poco importa se cattolici, ortodossi e protestanti), infervorati dalla sessuofobia delle proprie chiese, marciano compatti per combattere crociate contro la nudità di Gesù. Dimostrando un odio e un ribrezzo paradossale contro il corpo umano, evidentemente giudicato sporco, immorale e pornografico in sé.

Le proteste non scattano solo quando la "divina nudità" appare in opere pornografiche (come nel film gay "Passio" di Matthias von Fistenberg [River]), dai possibili risvolti sessuali (come in "Gone, Yet Still" di Terence Koh) o comunque giudicate cristianamente immorali (come nella mostra fotografica gay-friendly "Ecce Homo" della svedese Elisabeth Ohlson [K. S. Park]; nella foto accanto il suo "Battesimo"). No, le proteste scattano sempre e comunque.

E così si parte all'attacco di opere neppure lontanamente blasfeme, come il "Crocifisso" del consiglio comunale di Santa Rosa (Usa), per il quale si sono invocate le mutande [Los Angeles Times]. O come il "Crocifisso" di Martin Humer, a Innsbruck (Austria), contro il quale si è mossa la lega cristiana anti-pornografia [The Sun]. Ma perfino la Cattedrale del Corpo e Sangue di Cristo di Christchurch (Nuova Zelanda), si è vista accusata di aver esposto opere pornografiche per aver raffigurato un Cristo nudo - con genitali appena abbozzati - nelle formelle della Via Crucis [The Religion Report]!

I braghettoni sono tornati. E sono più agguerriti che mai!

Little Prince(ss)

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5 commenti:

  1. dovrebbero informarsi meglio. la figura nuda è impura a causa del peccato, ma Cristo, essendo senza peccato alcuno, non è impuro. nel suo caso quindi la nudità mostra la sua purezza superiore. questo nella visione cristiana ovviamente. non nella mia di sicuro. per me la figura nuda è sempre rappresentazione della grandezza del creato.

    11 settembre 2009 16.50

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  2. Più che per un corpo nudo ci si dovebbe offedere per la fame nel mondo per le guerre fatte per motivi economici per la pena di morte.

    11 settembre 2009 18.34

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  3. Ma c'è qualche minima prova di verità storica in questo post assurdo oppure sperate che Cristo sia stato realmente nudo da qualche parte perché di vedere "pisellini" non ne avevate abbastanza?

    La crociata la fate voi, non resistete alla pulsione di gayzzare qualunque cosa senza guardare in faccia né il sacro, né il profano, né i vivi, né i morti.

    13 settembre 2009 12.27

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  4. @ Saccente:

    No, nel post è tutto finto. Pensa che il Battesimo di Cristo di Ravenna che riportiamo in foto tutti pensano che sia del V secolo, ma in realtà l'hanno disegnato gli organizzatori del Gay Pride giovedì scorso... Così come tutti i Cristi nudi della tradizione iconografica cristiana: tutti inventati giovedì scorso, pensa te!

    p.s.: i due Cristi nudi di Michelangelo fanno eccezione. Quelli sono veri, dal momento che, come si sa, il Buonarroti era dell'altra sponda...

    13 settembre 2009 21.48

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  5. C'è un parroco, qui dalle mie parti, che ha messo in bacheca una foto del Cristo nudo di Michelangelo.
    Beh, è stato bacchettato anche lui.
    Si è anche trovato un bel cerotto appiccicato sul pene del corpo raffigurato.
    Io ho provato a difendere quel prete, ma sono stato bacchettato anch'io.
    Quindi ho pensato che, in fondo, la Chiesa Cristiana se lo merita.
    Che ce ne escano loro da questo problema, visto che è stata la chiesa Cristiana ad iniziare tutto.

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Il grande colibrì