Belle parole, a cui però non se n'è aggiunta neppure una sul trattamento dei migranti clandestini respinti dal governo italiano e spediti nei lager libici. Durante una conferenza stampa, invece, il neo-presidente dell'Assemblea Generale dell'Onu ha invece proposto il suo illuminato pensiero sulla risoluzione per la depenalizzazione universale dell'omosessualità.
"E' una questione molto sensibile, molto incerta" ha detto Ali Treki: "Da musulmano, io non sono favorevole... Essa non è accettata dalla maggior parte dei paesi. Credo che non possa davvero essere accettata dalla nostra religione, dalla nostra tradizione. [...] Non è accettabile nella gran parte del mondo. E ci sono alcuni paesi che la permettono, pensando che sia una forma di democrazia... Io non credo che lo sia" [On Top].
Pace nel mondo, rispetto dei diritti umani dei migranti, depenalizzazione planetaria dell'omosessualità: siamo sicuri che questi argomenti siano scollegati tra loro? E' questo un punto su cui il governo italiano, collaborazionista con i lager libici, e il Vaticano, capofila contro la risoluzione Onu che vorrebbe impedire che gay e lesbiche vengano impiccati o incarcerati, dovrebbero provare a riflettere. Sempre se gliene fregasse qualcosa...
Little Prince(ss)
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la questione della depenlalizzazione dell'omosessualità è abbastanza complessa, perché depenalizzare l'omosessualità può divetnare una strada per criminalizzare chi non ritiene l'omosessualità una scelta di vita in linea con la propria etica o religione
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