Due ragazzini troppo precoci fanno l'amore? "Dateci un orrore come spiegazione!"

Le ricerche lo dicono da tempo: sempre più ragazzini sperimentano il loro primo rapporto sessuale intorno ai 12-13 anni. Non sono pochi quelli per cui la mitica prima volta è ancor più precoce. E gli adulti, scimmiette mute cieche e sorde di fronte alla sessualità dei propri figli, preferiscono auto-convincersi che a quell'età pensano ancora solo alle bambole e alle macchinine...

Insomma, la notizia dei due fidanzatini, 11 anni lei e 13 lui, scoperti dai genitori durante un rapporto sessuale è assolutamente una non-notizia, un fatto che rientra perfettamente nella norma (norma che può piacerci o spaventarci, ma che solo gli ipocriti possono continuare a negare). E' tuttavia molto interessante analizzare la reazione dei genitori, delle istituzioni e della società a questa non-notizia.

La madre della ragazzina è rimasta comprensibilmente sbigottita e preoccupata di fronte alla scena che le si è parata davanti. E ha pensato così di correre immediatamente al pronto soccorso. Paura che la figlia, che so, fosse rimasta incinta? No, solo speranza di aver avuto un abbaglio - o che almeno che non fossero andati fino in fondo... L'interesse primario va all'integrità dell'imene, ovviamente!

Nessuna allucinazione, c'è stato un rapporto sessuale completo, le dice invece il ginecologo, che avvia la procedura dovuta, con segnalazione del caso alle forze dell'ordine e alla procura dei minori. Perché, anche se la ragazzina continua a ripetere che lei era assolutamente consenziente e le analisi cliniche escludono qualsiasi forma di violenza, bisogna comunque approfondire, indagare, sviscerare ogni aspetto della vicenda per escludere alla fine quel che appariva evidente sin dall'inizio: non è un caso di stupro, non sono stati girati video pornografici, non è coinvolto alcun pedofilo.

E' la procedura, baby. Che solo alla fine, in fondo al tunnel, prevede il coinvolgimento degli assistenti sociali e quelle paroline blasfeme ("educazione sessuale" - pardon, "educazione all'affettività") che sarebbe stato opportuno inserire in questa storia molto tempo prima - ma i genitori ai figli di certe cose non parlano mai e i maestri che osano rispondere a qualche domanda spesso finiscono per esser denunciati.

C'è da chiedersi se gli assistenti sociali dovranno impegnarsi di più coi ragazzini nell'insegnare loro le "regole" della sessualità o nell'aiutarli a superare il trauma di essere stati coinvolti in un'assurda e immotivata trama romanzesca fatta di violenze sessuali inesistenti, di pedofili immaginari e di sfruttamento mediatico ahimé reale, realissimo.

La notizia, infatti, è stata ripresa dal Corriere del Veneto, "figlio" del Corriere della Sera (che ha pensato bene di pubblicarla nella home-page nazionale), con un articolo di Romina Varotto in cui si scrive, ad esempio, che i ragazzini "da tempo avevano riposto bambole e macchinine nei cassetti delle rispettive camerette, dove i poster affissi alle pareti e i pelouche sugli scaffali fotografano un’età ancora lontana dal mondo adulto che i due avevano da tempo iniziato ad esplorare".

Senza dubitare del fatto che Varotto descrive quei poster e quei peluche senza inventarseli di sana pianta per creare un po' d'ambigua atmosfera, ma perché li ha sicuramente visti coi propri occhi, come ogni brava giornalista, ci si chiede però se sia davvero opportuna questa morbosità finto-bigotta, questo tono da romanzetto erotico per descrivere una vicenda che vede coinvolti due ragazzini.

Ma questa è solo l'altra faccia del sacro terrore degli adulti di fronte alla sessualità dei bambini: che i piccoli facciano quel vogliono, basta che possiamo continuare a illuderci che siano asessuati come angioletti... E quando l'illusione cade bisogna per forza trovare qualcosa di terribile come spiegazione: dateci una violenza, un pedofilo o almeno un trauma psicologico, perbacco! Incapaci di insegnare le gioie dell'affettività e l'uso consapevole del proprio corpo ai più piccoli, riversiamo su di loro una valanga di orrori. E poi, per consolarli, li portiamo a comprarsi la Playstation...

Little Prince(ss)

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12 commenti:

  1. Se ritengono che i figli abbiano fatto qualcosa di "sbagliato" dovrebbero guardarsi in faccia per trovare i "colpevoli". Io personalmente credo che, in linea di massima, undici anni sia troppo presto per un rapporto completo, ma quello che dovresti fare è sederti e parlare coi tuoi figli. Il modo in cui hanno reagito mi fa supporre che non ci abbiano parlato neanche prima. La negazione del modo in cui la nostra società stimola e incoraggia a una sessualità inconsapevole e incontrollata è un segnale tipico. Il problema non è che tua figlia abbia un rapporto a undici anni, il problema è se abbia o meno gli strumenti (o una parte di strumenti) per comprendere quello che sta facendo e non agire in totale inconsapevolezza conformista e apatica. E chi glielo deve insegnare quello? Chi deve vigilare? Chi deve crescere e allevare?

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  2. Volpe, pure qua mi tocca incontrarti?
    E trovo Alessandro Arcuri sul blog di Gilioli.. Ragazzi, ormai siamo dappertutto.. ;)

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  3. E poi vi lamentate della pedofilia...

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  4. Qui non si tratta di considerare i ragazzini come degli angioletti asessuati. Il punto è un altro. Secondo me i genitori hanno sbagliato due volte. In primis una bambina di 11 anni che ha già un rapporto sessuale secondo me non ha avuto un'educazione sessuale orientata verso la responsabilità. Doveva saperlo che si trattava di una cosa troppo importante per essere fatta a 11 anni. Poi hanno sbagliato anche nel modo in cui hanno reagito al fatto, correndo al Pronto Soccorso come se qualcuno avesse avuto un ambolo. Secondo me a questo punto dovevano trattare la cosa con molta discrezione, e soprattutto dovevano porso la più difficile delle domande che due genitori possano porsi: "Cosa abbiamo sbagliato?" Va da sè che il resto è solo cronaca scandalistica, cosa che ormai da tempo ci viene propinata dalla stampa nostrana.

    Mirko

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  5. @ Mirko:
    Ma se si ha il sacro terrore di affrontare il tema della sessualità dei bambini - e quindi di non considerarli angioletti asessuati - come si potrà mai sperare di proporre una reale educazione sessuale? Saranno sempre troppo piccoli! Solo riconoscendo quello che si sa da tempo, cioè che anche i più piccoli hanno una propria sessualità (che ovviamente non significa che debbano fare sesso!), diventerà naturale iniziare ad educarli, con parole e concetti adatti alla loro età, alla sessualità.

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  6. Little Princess condivido, i bambini hanno una propria sessualità fin dalla più tenera età...ma noi genitori evitiamo il più delle volte di parlarne, come se fosse un problema che non ci riguarda...e la cosa grave è che non li lasciamo solo alla Playstation ma a redtube a youporn e mille altri siti porno che fanno conoscere ai nostri figli una sessualità completamente distorta...magari spiegargli che quel rapporto anale non dura 20 minuti (perchè è un fotomontaggio) o che per un rapporto orale la donna non è che debba per forza vomitare ...e quando invece la rete delle donne riesce a far partire in collaborazione con i consultori, corsi di educazione sessuale, di riconoscimento di se, del proprio corpo, del proprio genere, del rispetto per l'altro intervengono subito i forum per le famiglie che fanno fallire i progetti perchè ritenuti troppo scandalosi, che potrebbero turbare la personalità dei propri figli....invece un pompino con vomito su un sito porno, è quanto di più istruttivo per imparare bene come sottomettere e violentare una donna.
    allora magari spieghiamo ai nostri figli che quelle sono immagini noiose, ripetitive, che servono giusto perchè gli uomini possano farsi delle gran seghe. magari spieghiamogli che stare sbracata tra tre uomini con ogni foro occupato da un pene è altrettanto noioso e in ogni caso anche faticosissimo. E se una cosa non piace e non è condivisa siamo all'uso di un corpo. Se non è consensuale siamo anche all'abuso. Il passo dall'eiaculazione multipla con birretta inclusa allo stupro è veramente facile. Il messaggio che arriva all'adolescente che vede queste immagini di sicuro non è chiaro. Manca quantomeno la scritta: DEVE ESSERE CONSENSUALE ALTRIMENTI NON SE NE FA NIENTE!!
    Fino a che nelle scuole non sarà obbligatoria l'educazione sessuale, avremo adolescenti che pensano che masturbarsi fa diventare ciechi, adolescenti che saranno futuri uomini e donne frustrati....

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  7. complimenti per il coraggio, non è un argomento facile e mi sembra sia stato affrontato bene.

    il fantasma della pedofilia è sempre in agguato, ma qui si parla di sessualità, non di abuso.

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  8. non posso che commentare che mentre queste cose accadono, è perch... Mostra tuttoè prima di tutto i genitori hanno lasciato i figli nell'ignoranza senza nessuna informazione e nessuna spiegazione di quello che sia l'amore, l'affetto, il desiderio o il piacere, senza capacità di comprenderlo e di gestire questi diversi piani, e in secondo luogo la scuola capace solo di dare nozioni sulla riproduzione, non educa all'affettività e alla comprensione della sessualità, lasciando i nostri figli e le nostre figlie nella totale ignoranza di loro stessi e dei loro corpi senza far comprendere loro nè il valore dei sentimenti nè la necessità del piacere nella piena consapevolezza di sè che è anche diritto della persona nel rispetto dell'altro e di sè stesso.. più di tutto mi preoccupano i genitori totalmente incapaci di conoscere i propri figli e le loro pulsioni, di comprendere le loro evoluzioni e di valutare le loro azioni, hanno abdicato al loro ruolo educativo e genitoriale proprio negli aspetti più importanti..

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  9. E quando mia figlia a 6-7 anni parlava di gay e lesbiche dicendo che sapeva di cosa si trattasse e che i bambini a scuola ne parlavano mentre gli insegnanti ovviamente tacciono su questo e anzi debbon tacere.. mi sono reso conto della totale ignoranza in cui vengon lasciati, nella schiavità dei tabù, in assenza di un educatore che possa guidarli alla comprensione di queste cose.. mi sono dovuto personalmente impegnare per spiegarle con i termini giusti cosa sia l'omosessualità riconducendola all'amore sola cosa che anche una bambina di quella età può capire

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  10. La nostra società dei consumi spinge sempre di più i giovani ad anticipare la maturità e l'autonomia anche se molto spesso solo in apparenza e senza un adeguato supporto di esperienze e conoscenze, oltre tutto molti genitori hanno degli atteggiamenti e uno stile di vita molto più vicino a quello adolescenziale che a quello adulto facendo sentire i propri figli senza una guida e che li spinge ad un autonomia anche nel campo sessuale.

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  11. @Cinzia

    Scusa ma chi ha detto che un rapporto anale non può durare 20 minuti, chi ha detto che le donne dopo il sesso orale vomitano? non è vero che questa è la normalità della pornografia...e comunque ognuno fa sesso come meglio crede, anche io da piccolo ne ho visti di porno eppure non mi sono mai sognato di intendere la mia sessualità come un filmetto da 4 soldi...

    Il problema resta uno e uno soltanto. nessuno ti dice niente sul sesso, è un tabù, dire vagina a scuola equivale ad una nota sul registro. Se i genitori non sono capaci di parlare coi figli, almeno ci provi la scuola. come siamo messi ad educazione sessuale nelle scuole? mi risulta che ci siano mamme di ragazzi di 14 anni che la respingono perchè non è il momento. Ricordate che il momento lo detta la biologia e non la mamma.

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  12. ho 48 anni ed anche ai miei tempi si cominciava a quella età, non ci vedo nulla di male... e poi a dirla tutta sono decenni che ci bombardate con messaggi sessualmente espliciti in tv e pubblicità, i politici scopano con le minorenni e nessuno dice niente, i preti sono coinvolti in innumerevoli casi di pedofilia e rompete le palle a due ragazzini che sospinti da ormoni (rinforzati peraltro dall'alimentazione cui sono sottoposti?) scopano avendone l'occasione e la libertà necessarie. ma non rompessero i maroni...

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Il grande colibrì