L'estrema destra svedese terrorizza l'Europa. Ma è "solo" una versione moderata della Lega Nord

L'Europa trema per l'avanzata degli Sverigedemokraterna (Democratici Svedesi) di Jimmie Akesson, una formazione di estrema destra che, ottenendo circa il 6% delle preferenze alle elezioni politiche del paese scandinavo, per la prima volta è riuscita a superare il quorum e a far eleggere propri rappresentanti in parlamento. L'Europa è sotto shock e anche i giornali italiani hanno dato grande risalto a questa sinistra notizia.

Andiamo allora ad esaminare più da vicino il programma di questa formazione estremista, che negli ultimi anni ha espulso le persone più discusse e più vicine ai movimenti neonazisti, con quella che, però, per molti osservatori sarebbe stata solo un'operazione di facciata. Per questo è lecito dubitare di alcune proposte e c'è chi suppone che le reali intenzioni del partito siano persino più estremistiche di quelle che manifesta esplicitamente (come, d'altra parte, succede in molti altri casi).

Il tema della lotta all'immigrazione e alla "islamizzazione" è senza dubbio uno dei fondamenti della proposta politica dei Democratici Svedesi ed è il bersaglio principale delle aspre critiche che le vengono rivolte: le posizioni espresse dalla formazione di Jimmie Akesson - giudicate razziste senza mezzi termini da tutti gli altri partiti, di destra come di sinistra, di Stoccolma - hanno portato ad un costante e finora inviolato isolamento politico degli Sverigedemokraterna.

Secondo l'estrema destra svedese, ci sarebbero troppi immigrati nel paese scandinavo e occorrerebbe diminuirne il numero, anche attraverso incentivi concessi a chi decidesse di tornare nel paese d'origine. Gli immigrati sarebbero causa di gravi problemi di sicurezza e dovrebbero essere immediatamente espulsi nel caso in cui commettessero reati.

Il presunto eccesso di immigrati, inoltre, metterebbe in pericolo l'omogeneità culturale, valoriale e linguistica della Svezia. I Democratici sono contrari all'idea di una società multiculturale, ma si dicono a favore degli immigrati che vogliano vivere nel paese scandinavo a patto che accettino una logica assimilazionista.

La paura più grande è quella della "islamizzazione", con gli immigrati musulmani che, secondo la propaganda fantascientifica dei Democratici, potrebbero divenire così numerosi da imporre la propria religione e i propri valori alla popolazione "indigena". Non risulta, però, che il partito abbia inscenato profanazioni di terreni dove sarebbero dovute sorgere moschee tramite lo spargimento dell'urina di maiali portati al guinzaglio.

I Democratici Svedesi hanno espresso solidarietà al quotidiano danese Jyllands-Posten, finito al centro delle polemiche di tutto il mondo nel 2005, dopo la pubblicazione di alcune vignette satiriche su Maometto ritenute offensive. Nessun suo leader è però apparso sul principale canale della televisione pubblica svedese per mostrarsi con una di quelle vignette stampata sulla maglietta, provocando tra l'altro incidenti e la morte di 11 persone.

Gli immigrati, continua ancora a denunciare l'estrema destra di Stoccolma, rubano il posto di lavoro agli svedesi e approfittano del ricco welfare scandinavo (ma tra gli approfittatori principali ci sarebbe la minoranza lappone, 20mila persone sparpagliate nel nord del paese).

Gli Sverigedemokraterna sono a favore del dare ospitalità e diritto d'asilo agli immigrati provenienti da paesi in guerra, come l'Iraq, o dominati da dittature, come l'Iran. Basta che accettino le regole della società svedese e la logica assimilazionista, ovviamente. In ogni caso, non propongono di assassinare i migranti (magari bombardando i mezzi che li trasportano), di cacciarli senza verificare se tra essi vi siano persone che possono chiedere asilo o assistenza umanitaria o di spedirli nei campi di concentramento di qualche feroce dittatura.

I Democratici, inoltre, sono a favore di una politica di maggiore severità nella repressione dei crimini, con il ripristino della pena dell'ergastolo e la schedatura dei pedofili, e di un aumento delle pensioni; sono invece contrari all'euro e all'ingresso della Turchia nell'Unione Europea.

Infine, si segnala la difesa a spada tratta (difesa da cosa non si capisce bene...) della cosiddetta famiglia tradizionale, basata cioè sull'unione tra un uomo e una donna, e la contrarietà espressa nei confronti delle adozioni da parte di coppie omosessuali (ma non risultano affermazioni in cui i gay vengono additati come mercanti di bambini) e della fecondazione assistita per le donne lesbiche (ma non risultano proposte di legge che rendano praticamente quasi impossibile la fecondazione assistita tout court). Nonostante queste posizioni, Jimmie Akesson afferma di non essere omofobo e di non avere nulla contro gay e lesbiche.

Il portavoce degli Sverigedemokraterna ha dichiarato, secondo quanto riportato in un articolo pubblicato dal Sole24Ore: "Abbiamo avuto qualche incontro con Alleanza Nazionale e con la Lega Nord, ma niente di più, anche perché loro sono molto più radicali di noi". I media italiani intanto si uniscono al coro degli indignati per le mani sporche di sterco dei Democratici Svedesi. Silenzio, invece, sulla merda in cui sguazziamo noi.

Little Prince(ss)

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13 commenti:

  1. ciao, con un po' di ritardo ho messo l'appello sul mio blog, ora vedrò di proseguire contattando persone a una a una... buone cose

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  2. Siamo tanti rimasti molto preoccupati dal risultato elezionale del mio paese ed è interessante leggere questo articolo con un punto di vista italiano. Una curiostà, però: i paragoni fra parentesi, per esempio "(ma non risultano affermazioni in cui i gay vengono additati come mercanti di bambini)" che sono? Per caso sono state suggerite dalla estrema destra italiana?

    Attenzione anche a non confondere Stoccolma con Svezia. I Sverigedemokraterna hanno hanno preso 6% dei voti per il parlamento svedese (che si trova a Stoccolma, ovviamente), ma la maggiorparte di quelli che l'hanno votato habitano in communi di paese, no a Stoccolma o nelle altre grandi città svedesi.

    Saluti

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  3. @ la Volpe:
    Grazie!

    @ Ebba:
    Tutti i paragoni sono fatti con azioni attuate o posizione assunte dal governo italiano e da suoi esponenti (non da un partito di opposizione al 6%, ma dal governo e dai suoi ministri!).
    Con Stoccolma nel post intendevo indicare l'intera Svezia, come si fa spesso nel giornalismo almeno italiano (non che io sia giornalista, sia chiaro).

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  4. Finalmente qualcosa si smuove!Chiediti il perchè,cara finta giornalista,l'estrema destra da alcuni anni cresce a livello europeo..

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    1. E' un errore definirla estrema destra quella degli SD.
      Sarebbe bene leggere direttamente dal loro programma invece di fare supposizioni basate su una conoscenza peraltro superficiale, del nazifascismo (che non c'entra nulla con gli SD)

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  5. @ Mino:
    Già, cresce l'estrema destra. Peccato che i consensi all'estrema destra e il livello di civiltà di un paese o continenti siano inversamente proporzionali...

    p.s.: non sono giornalista, né vera né finta, e, scusami tanto, ma l'ho detto prima io e quindi la tua sottolineatura è campata per aria. Nell'estrema destra è anche questa incapacità di utilizzare la logica e la lingua a fare paura: quando non si sanno neppure lanciare insulti "significativi" significa che si è messi proprio male...

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  6. Ottimo post!

    È curioso che abbia fatto scalpore il 6% ottenuto da questo partito in Svezia, e che in tv e sui giornali si continui ad ignorare in modo palese l'esistenza del Movimento a 5 stelle.
    Le pochissime volte che è citato è chiamato "il partito di Grillo" come non avesse un nome (vecchio trucco per screditare il "nemico") e i suoi candidati non sono mai stati nominati, nessuno sa come si chiamino...

    Misteri del giornalismo italiano. E comunque, Little Princess, ok, non sei una giornalista, ma se tieni conto che Brosio, Minzolini e la Brambilla lo sono, direi che sei nettamente più capace e competente tu :))

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    1. Infatti 3 anni dopo si è vista la bella figura che ha fatto grillo (che già allora non mi ispirava una gran fiducia)

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    2. Ahahahahahah
      "infatti" (rispetto a cosa?)
      "bella figura" (quale? e giudicata in base a quali parametri?)
      Ci manca solo la supercazzola e la fiera delle invettive prive di senso e di contesto sono al completo, direi (rigorosamente anonime, peraltro)

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  7. i democratici ed i leghisti hanno punti di vista analoghi, quindi condivisibili. la solita storia
    dei sinistroidi che voltano le spalle ai cristiani trucidati oltre mare per accusare di nazismo chi chiede rispetto delle leggi. poi perde consensi, solita storia

    www.maurod.ilcannocchiale.it

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  8. @ Maurod:
    "I democratici ed i leghisti hanno punti di vista analoghi, quindi condivisibili" (e il resto è peggio): come siamo arrivati a questo punto in cui la logica si è totalmente perduta? Come comunicare con chi prende la logica e ci si pulisce le scarpe? E pensare che sono loro a governare...

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Il grande colibrì