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Ci troviamo, insomma, al centro del classico dibattito sull'opportunità di annullare le differenze o di enfatizzarle fino a separare il più possibile la dimensione spaziale, sociale e simbolica omo da quella eterosessuale. E così ecco chi dice di voler fare vacanze "assolutamente normali", il più lontano possibile dai circuiti commerciali dell'intrattenimento gay, e chi invece da anni prenota solo pacchetti vacanza specializzati per il pubblico omosessuale e passa l'estate nei locali di Torre del Lago, sulle spiagge di Mykonos, a bordo di qualche crociera per soli uomini...
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Per trovare locali e luoghi d'incontro omosessuali può essere molto utile procurarsi una guida turistica specializzata. La più famosa è senza dubbio la Spartacus International Gay Guide, edita in quattro lingue tra cui anche l'italiano, che compie proprio quest'anno il proprio quarantesimo compleanno: in oltre 1200 pagine, vengono indicati più di 22mila luoghi di interesse (associazioni, alberghi, spiagge, sex club, saune...) presenti in tutti gli stati del mondo.
Harry racconta: "La guida ai viaggi gay Spartacus è abbastanza buona. E' abbastanza buona per fare i primi passi e, una volta fatti i primi passi in qualche posto, va tutto bene. E' abbastanza buona per far varcare alle tue gambe la porta di qualche posto, e questa è la cosa più importante".
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Un altro vantaggio della ricerca su Internet, rispetto alle guide cartacee, è il fatto che le informazioni sono generalmente molto più aggiornate e, soprattutto, molto più ricche: il web permette infatti di scoprire quali serate a tema organizzano le discoteche di San Francisco questo fine settimana, di leggere i commenti degli internauti sulle saune di Parigi, di vedere le fotografie delle spiagge di Barcellona, di geolocalizzare i battuage di Berlino...
Grazie a Internet, poi, è possibile entrare in contatto con gli abitanti del luogo che si intende visitare ancor prima di aver prenotato il biglietto del treno o dell'aereo. E così non solo si possono raccogliere dritte e consigli, ma possiamo addirittura arrivare per la prima volta a Praga o a Pechino, a Marrakesh o a Lima, scendere dall'aereo e trovare ad aspettarci un amico che ci farà da guida turistica e che magari ci ospiterà nella sua casa - e forse nel suo letto...
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Se è vero che in genere, in molti paesi a legislazione omofoba, il turista omosessuale occidentale viene ampiamente tollerato, i ragazzi del luogo con cui eventualmente intrattiene rapporti sessuali o affettivi rischiano invece moltissimo. Si tratta di una doppia morale ("sì ai froci ricchi, no a quelli poveri") che rischia di essere rafforzata da scelte discutibili: ad esempio, alcune agenzie turistiche gay organizzano viaggi in Egitto o in Marocco e, pochi anni fa, un'associazione politica omosessuale italiana voleva organizzare una settimana di svago in un villaggio vacanze in Tunisia per l'ultima abbronzatura prima dell'inverno...
Anche dove l'omosessualità non è perseguitata dalla legge, è possibile che comunque esista una discriminazione relativa all'età del consenso: ad esempio, in Grecia un ragazzo di 15 anni è considerato in grado di dare il proprio consenso informato per avere un rapporto sessuale con una donna, ma non con un uomo; per un rapporto omosessuale maschile considerato consensuale dalla legge ellenica, infatti, occorre aspettare la maggiore età.
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Little Prince(ss)
I prossimi capitoli:
* 2° parte - Un gran bel salto nella libertà
* 3° parte - La prevenzione le ferie non le fa mai
* 4° parte - Con un virus nel bagaglio a mano
Questa inchiesta è realizzata in collaborazione con AFAO (Australian Federation of AIDS Organisations), la più importante associazione australiana in tema di Aids. Tutti gli interventi virgolettati sono tratti dalla pubblicazione "At Home... Away" e riprodotti per gentile concessione di AFAO, che ne detiene i diritti d'autore.
Leggi anche:
* Non c'è due senza tre e il condom vien da sé - Inchiesta in 4 parti
* La malattia e i suoi nemici - Inchiesta in 4 parti
Hi tthanks for posting this
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