Distribuire orgasmi, magari con cinque ritmi di vibrazione, per la pubblica via sarebbe senza dubbio un gesto profondamente rivoluzionario (anche se già realizzato, proprio a Parigi, il giorno di San Valentino di quest'anno)... se non fosse per l'intento puramente commerciale e promozionale che ci sta dietro. E una vera rivoluzione sessuale, come ben ci insegna Bruce LaBruce con i suoi film (ad esempio "Otto; or Up with Dead People"), non può che passare attraverso il superamento degli stili di vita consumistici.
Per questo, anche se non avrà probabilmente grande risonanza mediatica, un'altra performance - sempre francese, ma puramente gratuita e politica - può davvero essere definita rivoluzionaria. Si tratta di "Liberté de la Fesse" (Libertà della chiappa), un sito internet (*) realizzato da alcuni studenti di scienze politiche di Lille che raccoglie le foto di uomini e donne a culo nudo, tutti nella stessa posizione, in tutti i continenti del pianeta.
Ecco, queste persone nude su un fiordo scandinavo, sui monti africani, davanti al mare australiano o alle pampas argentine mostrano, con la pacatezza di chi è sicuro di quello che afferma, la naturalezza della nudità e quindi di una dimensione di libertà e di spontaneità che si è cercato di strappar via dal corpo umano con secoli di foglie di fico e di mutandoni.
Una dimensione che sicuramente non si ritrova nelle "grandi opere" dell'umanità, che certo non sono state realizzate per essere "a misura d'uomo": i ponti degli Stati Uniti, il Parlamento tedesco, la Grande Muraglia, i grattacieli del futuro che diventa presenta... ma anche le città alle origini della storia delle città: Sanaa, Palmira, Petra... Apparire nudi davanti a questi giganti acquista il sapore della riconquista del proprio spazio, di quell'antropocentrismo che altri hanno negato per millenni.
Ma nessuna delle immagini scattate per il progetto eguaglia in poeticità e forza dirompente due scatti israeliani, due emozioni intense che si liquefanno in lacrime di estasi. Due culi nudi a Gerusalemme davanti alla spianata del Tempio, al Muro del Pianto, alla Cupola della Roccia che brilla dorata sullo sfondo. Due culi nudi, dall'espressione serena e placida, a testimoniare davanti al luogo più sacro dei tre grandi monoteismi la sacralità dell'essere umano (certo la libertà di religione è in pericolo, ma solo perché assurdamente si tutela più l'oggetto di quella libertà - la religione - che il suo soggetto - la persona).
E quei due culi nudi tornano poi a esprimere la propria insopprimibile libertà in cima a un carro armato. Nessun commento a corredare queste immagini. Chi ha fotografato in faccia quei culi, chi ha fotografato in faccia la libertà doveva ben sapere che la libertà si manifesta da sola, in modo evidente e senza possibilità di metterla a tacere. Perché la libertà può essere vissuta e può essere mostrata, ma non può essere davvero spiegata. Perché la vera libertà è sulla punta del nostro culo ancor prima che sulla punta della nostra lingua.
Little Prince(ss)
(*) Il sito non è più attivo.
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..se si fossero piegati...e se avessero aperto il buco del culo, fino a farci guardare attraverso esso lontano....avremmo visto ancor di più ... ma anche così...l'orizzonte è pulsante.
RispondiEliminaFabio pellegatta
foto stupende. dovresti farne anche tu.
RispondiEliminaahah bellissimo il sito! mi chiedo sempre quali menti malate possano concepire un'iniziativa del genere. geniali!
RispondiEliminane approfitto per augurare a voi e ai vostri lettori di passare un felice natale!
Il culo (Jacques Prévert)
RispondiEliminaIl culo, che meraviglia.
È tutto un sorriso, non è mai tragico.
Non gli importa cosa c`è
sul davanti del corpo. Il culo si basta.
Esiste dell`altro? Chissà, forse i seni.
“Mah!” sussurra il culo “quei marmocchi
ne hanno ancora di cose da imparare”.
Il culo sono due lune gemelle
in tondo dondolio. Va da solo
con cadenza elegante, nel miracolo
d`essere due in uno, pienamente.
Il culo si diverte
per conto suo. E ama.
A letto si agita. Montagne
s`innalzano, scendono. Onde che battono
su una spiaggia infinita.
Eccolo che sorride il culo. È felice
nella carezza di essere e ondeggiare.
Sfere armoniose sul caos.
Il culo è il culo,
fuori misura.
meno male che non c'è commento sonoro
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