La libertà fotografata nuda in Israele: quando il dito indica la luna, il saggio guarda il culo

Parlando di sessualità e di libertà è semplice cadere nel tranello di trasformare in facile eroe chiunque sia colpito dalla sessuofobia dominante. Per esempio il discount erotico online SexyPrivé che, vistasi impedire la distribuzione gratuita di 6mila oggetti erotici per le vie di Parigi per - addirittura! - ragioni di ordine pubblico, ha pensato bene di inviare ai parlamentari d'oltralpe un pacco natalizio con sex toy, tanga e preservativi [le Parisien]. Raccogliendo due piccioni con una fava (di plastica): ha denunciato il provvedimento avverso e, soprattutto, ha ottenuto una pubblicità mondiale a costi davvero contenuti.

Distribuire orgasmi, magari con cinque ritmi di vibrazione, per la pubblica via sarebbe senza dubbio un gesto profondamente rivoluzionario (anche se già realizzato, proprio a Parigi, il giorno di San Valentino di quest'anno)... se non fosse per l'intento puramente commerciale e promozionale che ci sta dietro. E una vera rivoluzione sessuale, come ben ci insegna Bruce LaBruce con i suoi film (ad esempio "Otto; or Up with Dead People"), non può che passare attraverso il superamento degli stili di vita consumistici.

Per questo, anche se non avrà probabilmente grande risonanza mediatica, un'altra performance - sempre francese, ma puramente gratuita e politica - può davvero essere definita rivoluzionaria. Si tratta di "Liberté de la Fesse" (Libertà della chiappa), un sito internet (*) realizzato da alcuni studenti di scienze politiche di Lille che raccoglie le foto di uomini e donne a culo nudo, tutti nella stessa posizione, in tutti i continenti del pianeta.

Ecco, queste persone nude su un fiordo scandinavo, sui monti africani, davanti al mare australiano o alle pampas argentine mostrano, con la pacatezza di chi è sicuro di quello che afferma, la naturalezza della nudità e quindi di una dimensione di libertà e di spontaneità che si è cercato di strappar via dal corpo umano con secoli di foglie di fico e di mutandoni.

Una dimensione che sicuramente non si ritrova nelle "grandi opere" dell'umanità, che certo non sono state realizzate per essere "a misura d'uomo": i ponti degli Stati Uniti, il Parlamento tedesco, la Grande Muraglia, i grattacieli del futuro che diventa presenta... ma anche le città alle origini della storia delle città: Sanaa, Palmira, Petra... Apparire nudi davanti a questi giganti acquista il sapore della riconquista del proprio spazio, di quell'antropocentrismo che altri hanno negato per millenni.

Ma nessuna delle immagini scattate per il progetto eguaglia in poeticità e forza dirompente due scatti israeliani, due emozioni intense che si liquefanno in lacrime di estasi. Due culi nudi a Gerusalemme davanti alla spianata del Tempio, al Muro del Pianto, alla Cupola della Roccia che brilla dorata sullo sfondo. Due culi nudi, dall'espressione serena e placida, a testimoniare davanti al luogo più sacro dei tre grandi monoteismi la sacralità dell'essere umano (certo la libertà di religione è in pericolo, ma solo perché assurdamente si tutela più l'oggetto di quella libertà - la religione - che il suo soggetto - la persona).

E quei due culi nudi tornano poi a esprimere la propria insopprimibile libertà in cima a un carro armato. Nessun commento a corredare queste immagini. Chi ha fotografato in faccia quei culi, chi ha fotografato in faccia la libertà doveva ben sapere che la libertà si manifesta da sola, in modo evidente e senza possibilità di metterla a tacere. Perché la libertà può essere vissuta e può essere mostrata, ma non può essere davvero spiegata. Perché la vera libertà è sulla punta del nostro culo ancor prima che sulla punta della nostra lingua.

Little Prince(ss)

(*) Il sito non è più attivo.

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5 commenti:

  1. ..se si fossero piegati...e se avessero aperto il buco del culo, fino a farci guardare attraverso esso lontano....avremmo visto ancor di più ... ma anche così...l'orizzonte è pulsante.

    Fabio pellegatta

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  2. ahah bellissimo il sito! mi chiedo sempre quali menti malate possano concepire un'iniziativa del genere. geniali!

    ne approfitto per augurare a voi e ai vostri lettori di passare un felice natale!

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  3. Il culo (Jacques Prévert)

    Il culo, che meraviglia.
    È tutto un sorriso, non è mai tragico.

    Non gli importa cosa c`è
    sul davanti del corpo. Il culo si basta.
    Esiste dell`altro? Chissà, forse i seni.
    “Mah!” sussurra il culo “quei marmocchi
    ne hanno ancora di cose da imparare”.

    Il culo sono due lune gemelle
    in tondo dondolio. Va da solo
    con cadenza elegante, nel miracolo
    d`essere due in uno, pienamente.

    Il culo si diverte
    per conto suo. E ama.
    A letto si agita. Montagne
    s`innalzano, scendono. Onde che battono
    su una spiaggia infinita.

    Eccolo che sorride il culo. È felice
    nella carezza di essere e ondeggiare.
    Sfere armoniose sul caos.

    Il culo è il culo,
    fuori misura.

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  4. meno male che non c'è commento sonoro

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Il grande colibrì