Perché la vita dell'essere umano è tutta lì - si nasce, si cresce, si invecchia e si muore -, il resto - il come si nasce, si cresce, si invecchia e si muore - sono dettagli, sfumature d'esistenza. Sfumature essenziali e preziose, certo, che danno senso, grandezza e bellezza alla vita dell'essere umano, ma che non prescindono comunque mai dalla comune essenza.
Ed è in nome di questa essenza, in nome di quell'essere con quattro e due e tre zampe, che guardiamo con determinazione alla sentenza del 23 marzo con cui la Corte Costituzionale ci dirà se in Italia è legittimo negare alle coppie dello stesso sesso biologico il diritto a sposarsi. La Corte potrà dire che tutti possono sposarsi, perché un uomo è un uomo è un uomo è un uomo. Oppure al "qual è...?" della Sfinge potrà rispondere che boh, non lo sa, non conosce questo essere, che non esiste diritto ma solo privilegio, che lesbiche e gay non possono sposarsi. E la Sfinge continuerà a fare strage di Tebani.
Proprio perché è in gioco la Tebe della convivenza civile, la Tebe del riconoscimento della nostra comune umanità, è importante capire in profondità di cosa stiamo parlando. Capire la sentenza, il matrimonio, il diritto, capire noi stessi. E per capire davvero abbiamo ascoltato alcuni testimoni di grande rilevanza.
Capiremo come si è arrivati alla sentenza del 23 marzo con Sergio Rovasio, segretario di Certi Diritti, l'associazione grazie alla quale è stato possibile tutto ciò, e con Enrico Oliari, uno dei due "sposi negati" protagonisti del processo da cui è scaturito l'attuale ricorso alla Corte Costituzionale. Capiremo perché Francesco Zanardi e il suo compagno Manuel Incorvaia hanno dato vita a uno sciopero della fame per poter esercitare il proprio diritto a sposarsi.
Entreremo anche in questioni più "tecniche", ma non meno essenziali. Capiremo cosa afferma davvero la legge con Persio Tincani, professore di filosofia del diritto; capiremo che cosa sono la famiglia e il matrimonio (e la famiglia e il matrimonio "omosessuali") con la più importante sociologa italiana, Chiara Saraceno. Capiremo qual è il punto di vista di Porpora Marcasciano, una delle voci più radiose e favolose dell'attuale panorama *qtlgb italiano.
E poi ancora sentiremo lo scrittore e blogger Sciltian Gastaldi e Dario Gay, il cantante di "Ti sposerò", il brano che per molti dovrebbe essere l'inno ufficiale del movimento a favore del riconoscimento del diritto al matrimonio per le coppie dello stesso sesso biologico. E termineremo con l'attore pornografico Brent Everett che ci racconterà il suo matrimonio canadese con il collega Steve Pena. Perché un uomo è un uomo è un uomo è un uomo, anche quando fa la pornostar.
Little Prince(ss)
Le interviste dell'inchiesta:
* Sergio Rovasio: "Ecco come siamo arrivati al 23 marzo"
* Enrico Oliari: "I confetti per le nozze sono quasi pronti"
* Lo sciopero della fame di Francesco e Manuel
* Persio Tincani: "La legge non vieta il matrimonio gay"
* Chiara Saraceno: "Il matrimonio e la famiglia"
* Porpora Marcasciano: "Non si perda la bussola!"
* Sciltian Gastaldi: "Farà felice tanti. E allora ben venga"
* Dario Gay: "Io ti sposerò e amandoci saremo liberi"
Ti interessa il matrimonio gay? Segui questo ___fil rose___!
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chissà se questa sentenza renderà tutti un pò più liberi di fare quello che si vuole
RispondiEliminaIo ho smesso di crederci da tempo. Non ho alcuna fiducia nelle nostre istituzioni. L'Italia è un paese cattofascista.
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