
Incatenati, marchiati a sangue, torturati, picchiati, assetati, affamati, alcuni uccisi, tutti minacciati di essere venduti ai mercanti di organi: le parole suonano vuote, mute, nel descrivere
la tragedia immane e assurda che stanno vivendo
circa 250 profughi africani prigionieri dei trafficanti di vite umane sul confine israelo-egiziano del Sinai.
Finalmente i media stanno iniziando a occuparsene e anche il Papa ha lanciato un appello per loro, mentre proprio oggi Gruppo EveryOne ha depositato una denuncia penale alle autorità egiziane, con dettagli precisi sulla localizzazione dei profughi e su generalità e contatti dei carcerieri. Ma purtroppo non basta ancora.
Occorre mantenere alta l'attenzione fino alla liberazione di tutti i profughi e ciascuno di noi può fare qualcosa, aderendo all'appello che il blog NoirPink - modello Pandemonium e le associazioni Gruppo EveryOne e Agenzia Habeshia hanno lanciato cinque giorni fa.
Vi chiediamo urgentemente di
dare un nuovo contributo, inviando nuovamente un'e-mail alle ambasciate egiziane in Italia e in Vaticano e coinvolgendo, questa volta, anche le ambasciate di altri paesi: basta copiare il testo sottostante su un'e-mail, aggiungere in calce nome e cognome, con data e luogo di nascita, e infine inviare il messaggio agli indirizzi elettronici che trovate in fondo alla pagina. E chiedete a tutti i vostri amici, parenti, colleghi di fare altrettanto.